Anima animali



La concezione spiritualistica dell’anima come sostanza immateriale distinta dal corpo, fu espressa per la prima volta da Platone e dai neoplatonici i primi a porsi il problema dell’origine dell’anima che per loro ha carattere divino e deriva dall’Uno, cioè Dio, in un processo di emanazione.

Per Aristotele l’anima è la forma dell’essere vivente, è il principio vitale che determina la struttura e il movimento. Aristotele stabilisce una gerarchia di anime a seconda delle funzioni delle classi a cui appartengono, dai meno perfetti ai più perfetti: l’anima vegetale, quella sensitiva e quella intellettiva.

Nel Medioevo, sia presso gli arabi che in Occidente prevale la visione aristotelica dell’anima come forma del corpo e come principio vitale.

Giordano Bruno, filosofo e scrittore italiano (1548-1600): “Vi è una differenza di quantità non di qualità tra l’anima dell’uomo, quella dell’animale e quella delle piante.”

Goffried W. Von Leibnitz, filosofo e matematico tedesco (1646-1716): “Io credo che le anime degli animali siano imperiture. L’idea che Dio annienti l’anima dell’animale non ha alcun fondamento né logico né teologico. Pure S. Giovanni Crisostomo parla dell’immortalità dell’anima degli animali.

Pierre Bayle, filosofo francese, calvinista, (1647-1706): “Nemmeno i filosofi della Scolastica sono in grado di produrre le prove che gli animali siano privi di anima o che gli uomini siano di natura diversa da quella degli animali. Aristotele e Cicerone all’età di un anno non avevano pensieri più sublimi di quelli di un cane. Altrimenti l’anima del bambino è diversa di quella di un adulto.”

Plutarco, filosofo greco, (45-125): “Per un pezzetto di carne togliamo l’anima agli animali e li priviamo della luce del sole e della vita”.

Anassimandro: “Il .principio vitale degli uomini e degli animali è lo stesso”.

Giustino Martire: “Tutte le anime”, domandò allora, “discendono indifferentemente in ogni essere vivente o l’anima dell’uomo differisce da quella del cavallo o dell’asino?” No, sono tutte identiche in tutti,”rispose”

S. Giuseppe da Copertino resuscitò una dopo l’altra le pecore di un gregge ucciso da una grandinata
Pitagora e Anassagora sostenevano che le anime degli animali erano imperiture. Ugualmente affermava Orfeo (come voi hanno un’anima), Talete (tutte le cose sono animate), Empedocle, gli Stoici, Zarathustra.

Versetto musulmano: “Godremo, nei regni del cielo, la beatitudine dell’eterno amore quando l’uomo, libero da affanni e pene, abiterà in cielo con uccelli e fiere”.

Nella dottrina Gnosi della Siria del IV sec. la rivelazione sull’origine delle anime degli uomini e degli animali plasmate nei cieli dalle gerarchie angeliche.

La filosofia ermetica degli Alchimisti del XIII – XIV sec.: “Il fuoco elementare di cui voi dubitate è l’anima. E’ in tutte le cose che hanno spirito e anima, in tutti gli animali volanti e terrestri e nei vegetali”.

Anima o pneuma nella Bibbia

Il sostantivo pneuma usato indifferentemente per indicare lo spirito degli uomini come quello degli animali. A tal proposito leggiamo in Ecclesiaste 3,18-21:”C’è un soffio vitale per tutti.” Ed in Sap.II 23-26: Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose2.” E ancora in Gb.12,7-10: Egli ha in mano l’anima di ogni vivente ed il soffio di ogni carne umana.”

“La sorte degli uomini e quella degli animali è la stessa. C’è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell’uomo rispetto alle bestie perché tutto è vanità.” (Eccl. 3, 18-21).

“Egli ha in mano l’anima di ogni vivente ed il soffio di ogni carne umana.” (Gb. 12,10).

“Ecco l’ippopotamo che io ho creato al pari di te mangia l’erba come il bue.” (40, 15).

“Se Egli richiamasse il suo spirito e a se ritornasse il suo soffio ogni carne morirebbe all’istante. (Gb. 34,14).

“Lo spirito del Signore riempie l’universo.” (Sap. 1,7).

“Dio, Dio degli spiriti di ogni essere vivente.” (Num. 16,22).

“La terra è piena delle tue creature, mandi il tuo Spirito sono create e rinnovi la faccia della terra”. (Sal. 103,24-30).

Ezechiele: “In quanto a voi, animali della terra, che avete sofferto a causa dell’uomo, verrà il giorno in cui preparerò una grande festa, un grande banchetto in cielo e voi gioirete alla presenza di Dio”.

Nell’ambito del Giudaismo, il Libro dei Misteri di Enoch. Enoch è un viaggiatore dei cieli. In uno dei suoi viaggi celesti arriva ad un cielo in cui le anime degli animali accusano gli esseri umani davanti al tribunale dei morti: “Tutte le anime degli animali, nella grande èra, hanno un posto per loro, un grande recinto, un grande pascolo nel cielo. Poiché l’anima degli animali che il Signore ha creato non sarà annientata nella morte fino al giorno del Giudizio: da lì tutte le anime accusano l’uomo”.

Sempre nel Giudaismo il Libro della Figura, uno dei libri più alti del misticismo ebraico, così dice riguardo alla crudele macellazione delle bestie: “Non arrechiamo danno agli animali affinché la loro anima non gridi contro di noi, poiché l’anima è il sangue, l’anima di ogni carne è nel sangue”.

Nel Medioevo i viaggiatori del Paradiso, i mistici che con visioni viaggiavano verso il Paradiso, videro sempre un Eden ricchissimo di animali di ogni specie.
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DI FRANCO LIBERO MANCO

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