QUELLO CHE ACCADE ALL'ANIMALE ACCADRA' ALL'UOMO.Si avvera la profezia del capo indiano Chiefe Seattle


QUELLO CHE ACCADE ALL’ANIMALE ACCADRA’ ALL’UOMO

I detentori della verità in ogni senso

Come diceva Tiziano Terzani, in un’intervista di qualche anno fa ad Alessandra Callegari,
In Occidente siamo sempre convinti di essere detentori assoluti della verità in ogni senso.
In senso religioso, politico, medico, filosofico, scientifico, alimentare, ludico, e chi ne ha più ne metta.
A noi pare assurdo che gli altri non vogliano vivere, mangiare, divertirsi come noi.
E ci sentiamo nel giusto ad esportare i nostri costumi, le nostre mode, il nostro design, imponendoli con la forza del nostro potere economico.
E, quando non ci riusciamo, lo andiamo magari a fare con la forza delle armi.

Stia attenta l’America a non finire come l’URSS

Nel caso dell’Afghanistan, la posta in gioco è di ordine politico, economico o religioso?
Tutto è in gioco.
Con la guerra in Afghanistan l’America è riuscita a entrare di prepotenza nell’Asia scorbutica, in quell’Asia nella quale l’Unione Sovietica fallì clamorosamente, firmando in pratica la propria condanna a morte, e la propria dissoluzione come sistema ed unione di più stati.
L’America deve stare attenta a non fare la stessa fine.
E’ chiaro che, al di là della loro propaganda contro Bin Laden e il terrorismo, gli USA avevano ed hanno precisi interessi economici in Afghanistan e non solo lì.
Ecco perché, pur non avendo catturato o ucciso Osama Bin Laden (che ufficialmente era il vero obiettivo dell’intervento), pur non avendo vinto mai la guerra sul campo, gli americani hanno per ora vinto la guerra sui media.

I Talebani rappresentano una dittatura di fanatici, una delle tante.

Certo, aggiungeva Terzani, il regime dei Talebani non è simpatico, è una dittatura di fanatici.
Ma allora dovremmo fare la guerra a mezzo mondo, dovunque ci sono dei soprusi.
Il problema vero è che la religione e gli stessi ideali di libertà e di democrazia, vengono troppe volte usati come alibi di comodo, come paravento, come schermo per coprire altri interessi di tipo economico e venale.
La politica vera, la politica etica, il senso della polis, è nata come superamento della logica della sopraffazione, e persino della logica della vendetta.


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La città di Kabul, antica Enoch, venne fondata da Caino, cioè dal primo assassino della storia.

Quando Caino, il primo assassino della storia, è stato bandito dalla sua terra (e non ucciso come la legge della vendetta avrebbe voluto), è andato a fondare una città.
Si chiamava Enoch.
Quella medesima città oggi ha un altro nome, e si tratta proprio di Kabul.
Da queste parti subirono già una disfatta le truppe coloniali britanniche.
Da queste parti si è cotta, dissolta e disintegrata l’URSS, come sistema e come unione di più stati.
Stia attenta l’America di Obama a non fare la stessa fine.

Le donne più nascoste da velo e controvelo del mondo si trovano proprio a Kabul

E’ verissimo che i Talebani, islamici arretrati, arrabbiati terroristi, fanatici e primitivi come sono, non hanno probabilmente grandi cose da insegnarci.
Sono stato personalmente in Afghanistan una manciata di volte una trentina di anni fa.
Lungo i marciapiedi della capitale circolavano le donne più orrendamente nascoste e ricoperte dell’intero mondo arabo.
Una cosa spaventosa a vedersi, ma anche a doversi sopportare da parte delle poverette, costrette a subire tali torture quotidianamente e con ogni tempo.

Un’esperienza fotografica finita in modo imbarazzante

L’unica ragazza afghana, che fui in grado di fotografare a volto scoperto, stava in un villaggio di campagna ben lontano da Kabul.
Si trovava presso un accampamento di cammellieri.
Non appena notò la luce del mio flash, mi bersagliò prontamente, e si distinse più per la mira che per altre possibili qualità, centrando la mia Asahi-Pentax e chi ci stava dietro con dello sterco fresco di cammello.
I Talebani sono dopotutto gli stessi che hanno mitragliato, bersagliato e stuprato con ogni tipo di colpi, le magnifiche maxi-sculture millenarie buddhiste ricavate sulle pendici delle montagne orientali del paese.
Meriterebbero corsi intensivi di recupero, di insegnamento culturale e morale, oltre che di salutistica e di tolleranza.

Non ci sono modi buoni o cattivi, modi puri o impuri di uccidere

Sono bravissimi nell’agricoltura cerealicola e nella conservazione di semi di ogni tipo.
Purtroppo usano le loro arti agricole per coltivare soprattutto oppio e hashish in abbondanza, rifornendo sadicamente il mondo occidentale.
Quel mondo di nemici ed infedeli che sperano segretamente, con le loro droghe, di avvelenare e distruggere.
Non esistono modi buoni o meno buoni di ammazzare qualcuno.
Non esistono sistemi positivi o negativi per abbattere degli animali innocenti.
In ogni caso, non ci affascina per niente il loro sistema di ammazzare gli animali, che è poi quello in uso in tutta l’area islamica, ed è pure il medesimo adottato dagli stessi ebraici.
Un animale non diventa puro quando gli si fa fuoriuscire il sangue fino all’ultima goccia, caro Bin Laden e cari i suoi seguaci arabi ed afghani.
Un animale è puro ed halal, e soprattutto l’uomo stesso è puro, quando viviamo tutti in pace e libertà, e quando lasciamo campare gli animali in altrettanta serenità e gioia di vivere.
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Cosa significa oggi la parola America?

Ma gli Stati Uniti d’America, come del resto l’ex Unione Sovietica, e come del resto la stessa Europa, non sono abbastanza migliori di quei Talebani che vorrebbero assoggettare, trasformare e convertire.
Sappiamo bene cosa significhi la bandiera americana al giorno d’oggi.
Sappiamo bene cosa significhi la democrazia e la libertà a stelle e striscie.
Significa imporre i McDonald’s, i KFC, i Burger King, i Wendy, gli Starbucks Coffee e i Basin’ Robbins,
la Coca-Cola e la Brooklin, la Pfizer e la Monsanto, le regole CDC e FDA, le fondazioni Clinton e Gates, le speculazioni Rockefeller e Soros, e tutto il resto.

Piantare la bandiera americana significa piantare la bandiera della Coca-Cola e dei McDonald’s

Piantare oggi la bandiera americana da qualche parte significa fare la stessa cosa che facevano 200 anni fa i pionieri del Far West, quando installavano i forti e le guarnigioni per civilizzare il loro territorio, sgominare ed annientare gli Indiani d’America e le mandrie di bisonti.
Piantare oggi la bandiera americana in queste terre significa aprire una comoda autostrada per Kabul alla coalizione del male, in linea con quanto è stato fatto nella Cina post-maoista e in tutti i paesi del Sud-Est Asiatico e del Far-East.
Sappiamo tutti ormai che globalizzare significa americanizzare, e che americanizzare significa
de-islamizzare ed anche cristianizzare.
Cristianizzare ovviamente in senso sorosiano-clintoniano, non certo in senso francescano.
Piantare la bandiera americana significa piantare la bandiera della Coca-Cola e dei Mc Donald’s.

Meglio il succo di melograno che il caffè espresso degli Starbucks

Da Europei, ci può stare anche comodo vivere in paesi civilizzati, pieni di luci e suoni, di canzoni note e motivi che ben conosciamo al posto delle insopportabili nenie orientali.
Ci può andare bene trovarci con belle ragazze in minigonna che mettono in bella mostra le loro doti muliebri, di moderna allegria e spensieratezza. E mescolarci con gente che crede in Dio ma senza fare assurde scene collettive di devozione, con tanto di schiena piegata, capo chino e ginocchi a terra.
Ma, da salutisti come siamo, ci dà fastidio che scompaiano i bar islamici coi loro ottimi succhi di melograno fresco, coi frullati di carote e di sedano, per lasciare il posto agli Starbucks ed ai Pacific Coffee.
E non ci sta bene che i magnifici semi naturali di sesamo bianco e nero, di grano saraceno, di lino, di papavero, di segale, di erba medica, e di tanti altri cereali a noi sconosciuti, che fanno la loro bella mostra nei negozi afghani, vengano sostituiti dalle granaglie eslusive addomesticate e marchiate della Monsanto.
E ci dà fastidio che, per tirare via le locali imposizioni (copertura indecorosa delle donne) si facciano altre imposizioni ancora peggiori, come quelle delle regole e delle medicalizzazioni farabutte della FDA e della CDC, su cui sono pronte a inserirsi come falchi le varie Pfizer, GKS, Bayer, Merck, e compagnia bella.

Meglio le donne coperte dalla testa ai piedi che le facce sorridenti ed irriverenti di Clinton e Soros

Preferiamo di sicuro vedere la moschea e la donna coperta, alle belle facce sorridenti di Bill Clinton e George Soros, con le loro elemosine miliardarie, le loro fondazioni e le loro speculazioni.
Amiamo da matti Elvis e Pat Boone, e ancora di più il Roy Orbison di Pretty Woman.
Ed amiamo culturalmente e politicamente l’Altra-America, la Contro-America che sta proprio in seno agli stessi Stai Uniti.
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L’America non è tutta da buttare, anzi. Ci stanno cose eccellenti, straordinarie.
Ma il marcio, quando c’è, è davvero insopportabile.

I Talebani sono esseri umani come noi

I Talebani, gli arabi, gli iraniani, i siriani, gli iracheni, sono tutti esseri umani ragionevoli e carichi di valori umani, al pari di tutti noi. Se gli diamo la possibilità di scegliere le cose giuste, lo fanno.
Gli piace da matti il calcio, ma quello tradizionale europeo.
Lo giocano pure loro in ogni angolo possibile ed immaginabile.
Se cerchi invece di imporgli il football americano o il baseball, probabilmente ti mandano a quel paese.
Se cerchi di imporgli l’hamburger e la Coca-Cola, il Big-mac e la Gomma del Ponte, hanno mille buoni motivi per maledirti.
Molto meglio gli emoli verdi e le foglie di acetosa che si vendono nei carretti lungo le strade di Tehran e Kabul. Molto meglio i datteri e le banane che gli arrivano a buoni prezzi dalle zone più calde dell’Asia.

Obama ed Osama a confronto

Quali sono dunque i veri briganti? Barack Obama (erede di Clinton e di Bush) o Osama Bin Laden?
I Talebani o gli Americani? Chi il santo e chi il demone?
Chi ha ideato le stragi delle Torri Gemelle merita 100 ergastoli e 100 sedie elettriche.
Lo sappiamo troppo bene. Ma chi sono i veri responsabili?
Quali sono i meccanismi perversi che portano all’accumulazione di tanto e tale odio esplosivo?
Come nelle malattie non si devono combattere i sintomi ma le cause, così dev’essere in politica.
Non basta reprimere il malcontento e gli attentati, ma si devono eliminare le cause dei medesimi.
Non è più una questione di filoamericanismo e di contro-americanismo, di destra e di sinistra.
E’ una questione di etico-politica, di etico-scienza, di etico-civiltà.

Non siamo egualitaristi, nè estremisti di nessun colore politico

L’etica pare essere andata fuori moda. E’ una parola che non si usa più, che non dice gran che.
Noi invece la vogliamo riproporre e riaffermare.
L’etica, l’ecologia, l’ambientalismo, non sono affatto cose da compagni, cose da Mao o da Fidel Castro.
Nulla abbiamo da spartire con l’estremismo di nessun colore, e tanto meno con quello di sinistra.
Non siamo egualitaristi in lotta contro il capitalismo e le accumulazioni di ricchezza, a patto che tali danari siano usati in modo intelligente.

Vogliamo un mondo intelligente e moderno che rispetti natura ed animali come bene prezioso

Abbiamo, come dice G. Ruggiero di Alternativa Verde, una visuale essenzialmente spirituale della società.
Consideriamo l’ambiente ed il regno animale non al servizio e alla dipendenza dell’uomo, ma come parte integrante dell’universo, dove tutte le componenti tendono a compenetrarsi in un unico grande equilibrio, senza sopraffazioni e violenze gratuite, seguendo, se vogliamo, il pensiero di San Francesco.
Abbiamo alle nostre spalle civiltà millenarie che ci hanno insegnato a camminare rispettando l’ambiente e i nostri animali.Vogliamo un mondo giovane e dinamico proiettato al futuro, ma ancorato alle nostre radici.
Un mondo che vede nella natura e negli animali non una risorsa da sfruttare malamente ed incivilmente, ma un bene prezioso da tutelare.
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L’America pensi a conquistare se stessa, se vuole salvarsi in tutti i sensi

L’America, prima di pensare a conquistare gli altri, a purificare gli altri, a migliorare gli altri, pensi a farlo con se stessa. Pensi ad auto-liberarsi delle pesantissime magagne che si porta addosso.
Solo allora potrà proporsi al mondo come etico-potenza, come etico-globalizzatrice, come etico-bandiera.
Allo stato attuale delle cose, troppo marcio e troppo stracotto è quel paese, per ispirare davvero qualcosa di positivo e di accettabile in Afghanistan e nel mondo intero.

Eroi per chi e per che cosa?

E’ per questo che, continuerà a perdere i suoi migliori ragazzi, immolati e sacrificati, avvolti nella solita bandiera, rispediti a casa in luccicanti ma miserabili bare di legno, accolti con tante fanfare e tanti ipocriti cerimoniali, mentre i cuori dei padri e delle madri, delle mogli e dei figli, dei fratelli e delle sorelle, ma anche quelli della gente tutta, continueranno a sentirsi feriti e scardinati, e continueranno a maledire tutte le guerre di sopraffazione. Eroi per chi e per che cosa? Tanti croci bianche per chi e per che cosa?
Per gli ideali della Costituzione Americana e della Statua della Libertà?
Per gli ideali etico-animalistici di Chiefe Seattle e di Toro Seduto?
No di sicuro.

Gli animali vanno soggiogati e sterminati, stesso discorso per gli uomini

Gli animali vanno sterminati uno dopo l’altro, anzi a decine e centinaia per volta.
Gli animali non vanno rispettati, lasciati liberi di muoversi, di scegliere, di vivere e di morire.
Gli animali non sono creature con l’anima, ma equivalgono a dei frigoriferi da piazzare al miglior prezzo, secondo la legge della domanda e dell’offerta.
Stesso discorso per gli uomini.
Non vanno rispettati, lasciati liberi di vivere, di scegliere, di pensare, di nascere e morire come vogliono.
Vanno controllati e manovrati, vaccinati e diagnosticati, assoggettati e globalizzati, medicalizzati ed operati.
Si avvera la profezia del capo indiano Chiefe Seattle: Quello che accadrà agli animali accadrà pure agli uomini.

Per chi muoiono allora i marines americani?

I soldati americani sono al soldo dei Clinton e dei Rockefeller, dei Soros e dei Madoff, al soldo di chi invia navi cariche caduna di 60 mila carogne disossate di manzo alla Korea, strafregandosi della guerriglia urbana causata per le strade di Seoul, e col ricatto ufficiale di bloccare l’esportazione di vetture koreane Hyundae negli Stati Uniti (vedi mio articolo Il sottomarino rosso).
I militari americani sono al soldo della parte marcia dell’America, quella che parla la lingua dei casari e dei macellai, dei cartelli farmaceutici e dei fabbricanti di cibi mineral-vitaminizzati, dei monatti aidsisti e degli untori papilloma-virusisti, dei viagristi e degli hatuisti, degli speculatori e dei monsantisti.
Quei poveri ragazzi finiti anzitempo in una fredda sepoltura, non possono fare altro che rivoltarsi nella tomba e mandare le loro maledizioni, prima ancora che ai propri aguzzini islamici, ai propri governanti.

Valdo Vaccaro - Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
- Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)


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Foto:http://imgc.allpostersimages.com/images/P-473-488-90/37/3700/REHAF00Z/posters/richard-cummins-bust-of-chief-seattle-in-pioneer-square-seattle-washington-state-usa.jpg






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